Giuseppe Conte ‘si propone’ come premier di un governo Movimento 5 Stelle Pd. L’avvocato del Popolo prova a sfruttare la sua credibilità in Europa.
Giuseppe Conte continua a tessere la trama della sua personalissima battaglia politica in questa crisi di governo. L’avvocato del popolo si propone al Pd come premier. Non ci sono dubbi.
Non c’è solo l’impegno da parte di Di Maio, che ha iniziato una battaglia ad oltranza con Zingaretti, c’è anche e soprattutto la volontà del presidente del Consiglio dimissionario che vuole guidare un esecutivo giallorosso. Non per tenersi la poltrona, per portare a termine quella che lui vede come la sua missione. Un forte senso di responsabilità che non ha mai nascosto.
Giuseppe Conte si propone come premier del governo M5S-Pd
In occasione del suo ultimo discorso al Senato Conte aveva dato l’impressione di star aprendo a una nuova maggioranza. Ecco, l’impressione si è trasformata in qualcosa di più concreto dopo le sue dichiarazioni alla stampa a margine del G7.
Parlando ai giornalisti il premier dimissionario ha chiuso definitivamente le porte alla Lega. Il doppio forno lo ha archiviato lui al posto di Luigi Di Maio, che ora si trova di fronte a una scelta. Tagliare definitivamente i ponti con la Lega per portare avanti la causa Conte o tenere aperto il forno leghista prendendo in considerazione l’ipotesi di assumere lui stesso la carica di presidente del Consiglio, che il Carroccio gli avrebbe effettivamente offerto.
Il messaggio di Conte è chiaro. È disposto a guidare la coalizione M5S-Pd e per farlo ha ribadito la sua distanza dalla politica di Matteo Salvini. Il tutto nei limiti della coerenza, ribadendo di non essere intenzionato a rinnegare il lavoro svolto durante la seppur breve esperienza di governo.
Fattore Europa, il premier dimissionario prova a sfruttare il sostegno della nuova Ue della von der Leyen
L’avvocato del Popolo prova a convincere il Pd sfruttando l’assist dell’Unione europea, che lo vede come un leader credibile con il quale è possibile dialogare in maniera positiva. Si tratta della Europa che ha premiato i dem nella formazione del nuovo parlamento europeo. E chissà che nella crisi italiana non intervenga anche Sassoli, facendosi ambasciatore del pensiero europeo.